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MASSENZIO MASIA |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2016-2017 |
Lunedì 22 Maggio 2017 13:19 |
Massenzio Masia nacque a Como il 2 settembre 1902. È stato uno dei massimi dirigenti della Resistenza in Emilia-Romagna, oltre che esponente di primo piano del Partito d'Azione e dell'antifascismo italiano. Dopo aver terminato gli studi di ragioneria, fuggì di casa per arruolarsi volontario tra i legionari di Gabriele D'Annunzio nell'impresa di Fiume. Tornò a Como per proseguire gli studi ed allo stesso tempo lavorò presso un'azienda tessile come disegnatore di stoffe. Nel 1923 frequentò la facoltà di Magistero presso il Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali in Venezia (oggi Università Ca' Foscari Venezia), dove grazie al clima cosmopolita della città iniziò ad interessarsi agli ideali democratici e antifascisti e, nel 1924 aderì ad una società segreta di nome Giovane Italia, che prospettava il regime democratico costituzionale. A Como, nello stesso anno, rifondò la sezione del Partito Repubblicano Italiano di cui venne nominato segretario ma, scoperto dalla Polizia, venne schedato come sovversivo. Poté comunque tornare a Venezia dove conseguì la laurea a pieni voti in Scienze economiche. Venne assunto alla Olivetti nel 1930, lavorando a Catania e Milano. Nel frattempo, grazie alla sua buona condotta, venne cancellato dagli elenchi dei sovversivi, spostandosi di frequente tra le città per ragioni professionali, riuscì tenere i contatti fra i vari gruppi della Giovane Italia e quando, a causa del fascismo, il suo gruppo politico cessò di esistere, aderì al movimento Giustizia e Libertà. La Resistenza Nel 1942 Massenzio Masia fu tra i fondatori del Partito d'Azione e sostenitore dell'unitarietà politica tra i diversi partiti antifascisti. Il 10 giugno 1943 venne arrestato con altri membri del Partito d'Azione, del Partito Socialista Italiano e del Movimento di Unità Proletaria, ma pochi giorni dopo la caduta del fascismo venne liberato. Venne arrestato a Bologna nella notte tra il 3 e il 4 settembre 1944 e torturato in caserma dove però non rese nessuna dichiarazione. Il 19 settembre venne condannato a morte dal Tribunale militare straordinario di guerra e venne fucilato. L'11 settembre 1968 il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat gli conferì la medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Alla memoria di Massenzio Masia è stata intitolata anche una via nella città di Bologna.
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