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27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio è la giornata della memoria: una ricorrenza internazionale in cui si ricordano e si rende onore alle vittime della Shoah.

Perché parlare di una storia così triste accaduta più di settant’ anni fa a bambini di dieci anni?
Da questa domanda ha preso forma un’attenta riflessione diventata un lavoro interdisciplinare che ha coinvolto le quattro classi quinte della scuola primaria di Turate.

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Da anni la scuola è attenta e lavora su temi come: i valori e i diritti dei bambini, l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile.

Le insegnanti sono fermamente convinte che oggi, più che mai, la scuola ha un ruolo decisivo nel favorire tutti quei processi educativi che renderanno il bambino un adulto responsabile; una scuola che inizi sin da subito a formare e ad educare un piccolo cittadino che include e non esclude, partendo dai fatti storico-sociali attuali fino a quelli del secolo scorso.

Un obiettivo importante condiviso dall’intero istituto è quello di far crescere nei bambini, in maniera naturale, una coscienza sociale che li porti ad accettare la diversità come un valore e non come un ostacolo, con proposte di lavoro mirate a prevenire il pregiudizio e la discriminazione. Alunni e insegnanti hanno dato vita a un percorso educativo-didattico di riflessione su questa importante tematica: la Shoah.

I docenti hanno accuratamente selezionato materiale come foto, video, documentari, letture di testi, poesie e immagini di vario tipo inerenti al tema trattato.
Il risultato del lavoro, organizzato in maniera autonoma dagli alunni, ha impegnato le quattro classi quinte della Scuola Primaria  in un’attività dinamica e coinvolgente di cooperative learning.

Le finalità e gli obiettivi perseguiti nella realizzazione di questo progetto sono:

  • Ricordare la Shoah e riflettere sulla modalità di trasmissione individuale della memoria.
  • Riflettere  e sul valore umano, storico e sociale che la memoria rappresenta nel mondo.
  • Sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità umana responsabile.

In conclusione l’attività ha coinvolto in maniera profonda alunni e insegnanti attraverso la realizzazione di cartelloni decorativi che testimoniano il lavoro svolto in classe e gli approfondimenti attuati.

Daniela Giglio, insegnante di IRC
con le insegnanti di quinta.

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