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Saper scegliere: i consigli di un Maestro |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2016-2017 |
Mercoledì 05 Aprile 2017 12:16 |
Venerdì 17 marzo noi studenti delle seconde classi abbiamo partecipato a un incontro con il Sig. Gian Pietro Gandolfi, Maestro del Lavoro, prima tappa del percorso di orientamento che ci aiuterà a decidere quali studi intraprendere al termine della scuola media. Con lui, abbiamo riflettuto sul significato della nostra scelta, sugli errori che potremmo commettere e sulle difficoltà che potremmo incontrare nella vita adulta, quando inizieremo a lavorare. Ma abbiamo anche compreso l'importanza di intraprendere un percorso formativo che valorizzi le nostre capacità e le nostre inclinazioni, i nostri gusti personali. Non si diventa Maestri del lavoro per caso: è necessario essere prima di tutto ottimi cittadini, tanto che chi è stato multato anche per lievi infrazioni non può aspirare a questo titolo. Ciò dimostra che lavorare con impegno e profitto è un esercizio di cittadinanza. E' il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro, a consegnare la stella al merito, destinata a lavoratori dipendenti che si siano distinti nella propria attività professionale. L'esperienza del Signor Gandolfi è un esempio di tenacia: all'età di 14 anni, in un'epoca in cui pochi continuavano gli studi dopo la terza media, il nostro ospite già lavorava, ma contemporaneamente frequentava le scuole serali, per migliorarsi e acquisire le competenze necessarie per poter svolgere la mansione cui ambiva. Fu poi assunto da un'azienda in cui poté realizzare il suo sogno professionale e in cui rimase per oltre 40 anni, mettendosi sempre in gioco e ricevendo promozioni non richieste, che gli venivano accordate dai superiori per i suoi meriti, fino ad entrare nel Consiglio di Amministrazione. Oggi il Signor Gandolfi è il coordinatore provinciale della Federazione dei Maestri del Lavoro e viene volontariamente nelle scuole a dare preziosi consigli sul mondo del lavoro ai ragazzi delle medie e delle superiori. A noi ha suggerito di cominciare a pensare a cosa vogliamo fare da grandi, invitandoci a scegliere una professione che ci piaccia pur tenendo conto delle possibilità concrete di svolgerla. Secondo il Sig. Gandolfi è infatti necessario appassionarsi al proprio lavoro per riuscire a trasformarlo in un piacere: sarebbe frustrante svolgere un mestiere che offre tanti guadagni ma poche gratificazioni. Tuttavia, per capire che cosa ci piace davvero dobbiamo imparare a conoscerci e guardarci dentro. Il senso del lavoro è quello di aiutarci ad essere noi stessi fino in fondo, a non farci influenzare dagli altri, ma il lavoro ci rende anche nobili, più uomini, perché ci permette di dare il nostro contributo alla società, di migliorare la vita delle persone di cui ci prendiamo cura: insomma ci insegna, come diceva Einstein, ad essere uomini non di successo, ma di valore. Ciò significa anche lottare e non fermarsi davanti a un ostacolo, non voltare le spalle a un'opportunità, come per esempio un'offerta di lavoro all'estero, e portare a termine ciò che si è intrapreso. Per questo la scelta che ci attende l'anno prossimo assume una grande rilevanza: il percorso scolastico ci aiuterà a capire se fare delle nostre attitudini un lavoro vero e proprio. E anche se la maggior parte di noi è ancora confusa e indecisa, questo incontro ci ha permesso di comprendere che è arrivato il momento di riflettere, se non su cosa scegliere, certamente su come scegliere. I ragazzi della 2 A |