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Le Altre Scuole di Como
IL DUOMO DI COMO |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2016-2017 |
Domenica 14 Maggio 2017 18:00 |
La cattedrale di Como nasce nel 1396 quando si ritiene di dover sostituire la chiesa romanica di Santa Maria Maggiore, cattedrale dal 1015, ormai troppo piccola e fatiscente anche a causa delle esondazioni del lago. L'area della cattedrale era già a quel tempo caratterizzata da monumenti significativi come il Broletto, la chiesa romanica di San Giacomo e altri edifici ovvero torri, oratori, cappelle, facenti parte tutti di una cittadella chiusa tutt'attorno alla cattedrale; essi sopravvissero in parte fino alle demolizioni otto/novecentesche per liberare i fianchi della cattedrale. La storia della costruzione della nuova cattedrale si protrasse per molti secoli, iniziata nel 1396 e progettata da diversi ingegneri e architetti, venne terminata soltanto nel 1744 (tre secoli e mezzo dopo), con l'edificazione della cupola, opera di Filippo Juvara. La facciata, invece, venne costruita tra il 1447 e il 1498. Si tratta di un'architettura articolata e complessa che fonde in un edificio unitario interpretazioni dello spazio ed espressioni stilistiche diverse infatti in quel tempo la chiesa cambiò stile passando da quello gotico che caratterizza la facciata con guglie e pinnacoli, a quello rinascimentale dei fianchi esterni.
Il Duomo inoltre, è il terzo edificio religioso della Lombardia per dimensioni, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia; lungo 87 metri, largo 35 metri e alto 75 metri al culmine della cupola, è anche l'ultima cattedrale in stile gotico costruita in Italia e presenta un impianto a croce latina con tre navate e transetto sormontato da un'imponente cupola. All'interno del Duomo possiamo trovare diversi affreschi dipinti da diversi pittori. Presente è anche l'organo a canne Balbani Vegezzi-Bossi che venne costruito nel 1932 con tre tastiere a pedaliera; un primo ampliamento vi fu due anni dopo con l'aggiunta del corpo corale dietro l'altare maggiore, nel 1981, l'organo è stato ulteriormente ampliato con lo spostamento nel transetto di sinistra del corpo corale e l'installazione di una nuova consolle a quattro tastiere e pedaliera. L'organo è stato restaurato ed ampliato dalla ditta Mascioni nel 1998 e nel 2000. Inoltre l'interno della cattedrale è diviso in tre navate da dieci pilastri crociformi con archi di ampiezza diversa. Possiamo trovare poi l'abside, che è interamente occupato dal presbiterio, sopraelevato di alcuni gradini rispetto al resto della Chiesa e, dopo il concilio Ecumenico Vaticano II, fu riorganizzato con nuovi arredi che riutilizzano rilievi provenienti dall'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore. Al centro dell'abside si trova l'altare maggiore barocco, costruito in marmo, onice e bronzo nel 1728. Sempre all'interno della Cattedrale vi sono sepolti numerosi prelati ed un laico: Benedetto Giovio, fratello maggiore del più noto Paolo Giovio. Il messaggio più diretto della facciata esterna del Duomo è "l'elevazione dalla terra al cielo"; infatti se guardiamo, le guglie guidano il nostro sguardo verso l'alto e le cornici del basamento si ancorano saldamente a terra. Sempre sulla facciata della cattedrale, nella fascia bassa, è rappresentata la storia umana: vi figurano personaggi storici e soprattutto i grandi cittadini comaschi della classicità romana come Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane probabilmente opere di Giovanni Rodari prima del 1480. Se notiamo poi, guardando la facciata, sul fianco sinistro, vi è la cosiddetta porta della rana per una decorazione ormai quasi del tutto perduta che raffigurava per appunto una rana. Sempre dal fuori, ma anche dal dentro, possiamo ammirare il rosone le cui vetrate, viste dall'interno fanno entrare una luce che, con il trascorrere delle ore, cambia di tono e intensità; nella simbologia dell'architettura religiosa medioevale, il rosone rappresenta l'occhio stesso di Dio, severo ma caritatevole. Dobbiamo sapere anche che, come tutti i monumenti, anche il Duomo subì numerose ristrutturazioni. Il primo intervento di restauro che ha interessato la facciata della chiesa stessa risale al 1933 quando, per correggere lo "strapiombo" della facciata (che rischiava di crollare sulla piazza antistante), si è operato "smontando" le pietre della parte superiore e ricomponendole "a piombo" nella loro esatta posizione. Un ulteriore intervento, nel secondo dopoguerra, ha interessato il gugliotto che, colpito da un fulmine, aveva subito una torsione rimanendo però miracolosamente al suo posto. Poi, nella notte del 27 settembre 1935, sempre a causa di un fulmine, la cupola si incendiò e i danni furono notevoli; ci volle così parecchio tempo per i restauri prima di rivedere la nuova cupola. Più recentemente si è intervenuto per salvaguardare le statue dei Plinii poste ai lati del portale che, a causa dello smog ed altre impurità, rischiavano di essere corrose, si sono perciò posizionate, a protezione delle due statue, due teche di vetro che dopo alcuni anni sono ormai entrate a far parte dell'immagine consolidata della facciata. Altri interventi più recenti hanno infine interessato la sostituzione di alcuni marmi che compongono la facciata, eccessivamente rovinati e si è così inoltre potuto restituire alla facciata stessa una cromia più veritiera. |