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FRATELLI ROSSELLI |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2016-2017 |
Lunedì 22 Maggio 2017 12:42 |
Carlo e Nello Rosselli furono due giornalisti e intellettuali, nati a Roma, simbolo della lotta alla dittatura di Mussolini, accomunati dallo stesso tragico destino. Carlo combatté anche al fronte del Primo conflitto mondiale come ufficiale degli alpini e venne ferito. Abitavano a Firenze e nella loro abitazione di via Giusti subirono numerosi arresti, aggressioni e devastazioni. Già dai primi anni del Fascismo si distinsero per la passione con cui contrastarono il regime, con giornali clandestini. Carlo organizzò con Parri e Pertini la fuga in Francia del leader socialista Filippo Turati, venne mandato al confino a Lipari da cui fuggì via mare e si rifugiò in Francia, dove fondò con altri esuli il movimento "Giustizia e libertà". Il suo impegno antifascista si moltiplicò, nel 1936 accorse in Spagna e combatté nella guerra civile dove rimase ferito; rientrò in Francia per curarsi. Nel frattempo Nello fu arrestato e confinato a Ponza, riuscì a espatriare raggiungendo il fratello. Furono uccisi in Normandia, a Bagnoles-de-l'Orne, da una squadra di miliziani della Cagoule, formazione eversiva di destra francese su mandato forse dei servizi segreti fascisti e di Galeazzo Ciano (genero di Mussolini). I loro corpi straziati a colpi di arma da fuoco e coltellate vennero trovati due giorni dopo; i funerali, a Parigi, furono un bagno di folla. I loro assassini francesi saranno condannati, i mandanti italiani assolti. Nel 1951 le loro salme tornano in Italia, a Firenze, accolte dal capo dello Stato Luigi Einaudi. |