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MAFALDA DI SAVOIA |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2016-2017 |
Lunedì 22 Maggio 2017 13:33 |
Durante la Prima guerra mondiale, seguì la madre, la regina Elena, nelle frequenti visite ai soldati e agli ospedali. Sposò un tenente dell'esercito prussiano al quale il partito nazista assegnò vari incarichi nelle SS. Nell'agosto del 1943, con la firma dell'armistizio con gli Alleati, i Tedeschi organizzarono l'arresto di tutti i regnanti. Badoglio e il re fuggirono al Sud, ma Mafalda, che si trovava a Sofia per assistere la sorella, non fu messa al corrente dei pericoli. Rientrò a Roma per ricongiungersi con i figli custoditi in Vaticano, ma con un tranello, i Tedeschi l'arrestarono e la deportano nel lager di Buchenwald dove venne rinchiusa nella baracca n° 15 sotto falso nome e sottoposta a un regime durissimo. Quando gli anglo-americani bombardarono il lager, la baracca fu distrutta e la principessa riportò gravi ustioni e contusioni; non ricevette cure, le fu amputato un braccio con un'operazione intenzionalmente lunga per provocarne la morte. Spirò il 27 agosto 1944, dopo inaudite sofferenze.
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