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Le Altre Scuole di Como
Le Città Lombarde |
Area Didattica Secondaria - Anno Scolastico 2017-2018 |
Mercoledì 02 Maggio 2018 12:28 |
Bergamo, la città divisa in dueBergamo è un comune italiano di 120741 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia e quarto centro più popoloso della regione dopo Milano, Brescia, e Monza. La città si trova allo sbocco delle Valli Seriana e Brembana. Divisa in una zona antica (Bergamo Alta), racchiusa tra mura, e una moderna (Bergamo Bassa), la città lombarda per quasi quattro secoli rientrò nei territori della Serenissima: fu questo un periodo di grande fioritura per la città, che dalla Repubblica lagunare ricevette un'importanza indelebile sia sul piano urbanistico sia su quello culturale. La Città alta è posta in altitudine più elevata e ospita la maggioranza dei monumenti più significativi, mentre la Città Bassa, benché sia anch'essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici, è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione. Le due porzioni dell'abitato sono separate dalle mura venete, entrate dal 2017 a fa parte dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Si tratta, inoltre, di uno dei pochi comuni italiani che possiedono un centro storico interamente circondato da una sorta di cinta muraria. Come lei, soltanto Grosseto, Ferrara e Lucca. La costruzione delle mura risale addirittura al Cinquecento con l'aiuto dei veneziani. Una vera e propria fortezza nata per dividere questa futura città dalla vicina Milano, proteggendola da eventuali tentativi di invasione. Bergamo Alta (detta anche Città Alta o, in passato, la città, in contrapposizione ai borghi è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile. La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora oggi alle ore 22 scocca cento colpi, quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete. Sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai. Al di là del Palazzo della Ragione si trovano il Duomo di Sant'Alessandro, la Cappella Colleoni, il battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore nella quale vi è la tomba del musicista Gaetano Donizetti. Via Colleoni collega Piazza Vecchia a Piazza della Cittadella ed è il cuore di Città Alta. In Piazza della Cittadella si trovano il Civico museo archeologico e il Museo "Enrico Caffi" di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le architetture religiose, la chiesa di san Michele al Pozzo Bianco. Città Alta, oltre a ospitare un Orto botanico, è anche sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'università di Bergamo, il cui prestigio è riconosciuto in ambito europeo. Si può salire in Città alta a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città), in automobile (anche se è vietato durante i fine settimana estivi e tutto l'anno la domenica pomeriggio), con la funicolare o con l'autobus. Città Bassa, attraversata dal torrente Morla per ben 8 chilometri, nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano; i borghi principali sono Borgo Canale, Borgo San Leonardo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo. Bergamo Bassa è sede del Comune, della Prefettura, della Provincia e dell'ufficio postale centrale. L'arteria principale di Bergamo Bassa è viale Papa Giovanni XXIII, che va dalla stazione ferroviaria a Porta Nuova. Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che attualmente è il centro della città, realizzato da Marcello Piacentini, nel quale si trovano le sedi istituzionali. Adiacente a questo è il Sentierone, viale pavimentato che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli. Nella zona vi è anche il monumento al partigiano Giacomo Manzù. Sul Sentierone si affacciano il Teatro Gaetano Donizetti e la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano; vi è anche la cappella della Madonna del Rosario e la Chiesa di Santo Spirito. Situato in via Sant'Alessandro è il cinquecentesco Monastero di san Benedetto. Nella zona nord-orientale della città bassa si trova l'Accademia Carrara, sede di esposizioni artistiche. La città ospita uno stadio comunale, base della locale squadra di calcio, l'Atalanta Bergamasca Calcio, un palazzetto dello sport e un impianto di piscine comunali. Oltre al centro cittadino, nella parte bassa si trovano i quartieri di santa Lucia, Redona, Borgo Santa Caterina, Monterosso, Valtesse, Conca Fiorita, Borgo Palazzo, Celadina, Loreto, San Tomaso de' Calvi, Longuelo, Malpensata, Boccaleone, Colognola, Campagnola, Grumellina e San Paolo Apostolo. Molti di questi erano frazioni distinte prima che l'espansione urbana degli anni sessanta e settanta li inglobasse nella città. ComoQuesta città è situata in una piccola conca attorniata dalle montagne della Valtellina e bagnata dall'omonimo lago, il Lago di Como o Lario. La provincia di Como si estende sulla riva occidentale del lago con una superficie di 1288 kmq. La città vanta una straordinaria varietà di ambienti panoramici. Nel giro di pochi km si passa dall'alta montagna al lago, dalla vallata alpina selvaggia alla collina della Brianza industrializzata, dall'area urbana di Como ai villaggi di poche case, dall'oasi faunistica a nord, alle piste da sci. La modernità delle strutture non danneggia le numerose opere antiche che decorano la città ed abbelliscono lo splendido lago, tra i più suggestivi del nostro bel Paese. Como è molto sviluppata anche dal punto di vista industriale ed è considerata uno dei più importanti centri mondiali per la lavorazione e la trasformazione della seta. Como è anche chiamata la "Città murata" per le alte mura che furono fatte costruire su ordine di Marco Claudio Marcello. I principali monumenti di Como sono: il Castello Baradello che fu fatto costruire nel 1159 dal Barbarossa per difendersi dagli attacchi dei Milanesi; la statua di Alessandro Volta costruita nel 1834 dal conte Francesco di Harting; il Broletto, un edificio con facciata gotica costruito nel 1215, in cui risiedeva anticamente il Comune. Villa Olmo è una delle più belle ville di Como. E' in stile neoclassico e deve il suo nome ad un magnifico olmo ultracentenario oggi non più esistente. Essa fu costruita nel 1797 e fu visitata da molti personaggi famosi fra i quali Napoleone Bonaparte, Ugo Foscolo, Giuseppe Garibaldi. Il Tempio Voltiano, inaugurato nel luglio del 1928, fu pensato quale nuova sede che ospitasse gli originali e le ricostruzioni degli strumenti scientifici di Volta, che l'incendio del 1899 aveva distrutto proprio durante la grande esposizione voltiana allestita in Como per il Centenario dell'invenzione della pila. Ideatore, promotore e finanziatore della costruzione fu l'imprenditore cotoniero Francesco Somaini (1855-1939) che, ad opera conclusa, ne fece dono alla città di Como. Sant'Agostino fondata dagli eremitani del convento di San Tommaso presso Cipiglio nei primi del '300, costituisce l'unico esempio di architettura ogivale cistercense a Como. All'interno, ampie cappelle e qualche brano sia dell'antica decorazione a fresco sia della prima metà del '600. In uno dei due chiostri compaiono figure di santi affrescate nel primo '400. Risalente al XIV secolo, ampliata successivamente nei secoli XVII e XVIII, fu radicalmente ripristinata nel novecento. La basilica di sant'Abbondio è stata consacrata nel 1095 da papa Urbano II ma la sua storia è più antica. I restauri ottocenteschi riesumarono i tratti più antichi della sua vicenda, senza cancellare tracce di modifiche più recenti. Il sasso di Moltrasio, con cui fu quasi interamente costruita, ha assunto nel tempo i toni del grigio pallido. Da abbazia benedettina fu trasformata, nel 1458, in commenda e nel 1616 fu divisa tra le monache agostiniane e gli affidatari. L'Isola Comacina è un lembo di terra circondato dal Lago di Como. Oltre alle poche costruzioni recenti, l'unico edificio ancora integro è la chiesetta barocca di San Giovanni che contiene al suo interno resti di murature romane e tardoromane, parte di fondazioni di una cappella romanica e resti di un battistero (mosaico) del V secolo. Accanto a questa costruzione si possono individuare i resti della basilica di Santa Eufemia dell'XI secolo, di pianta a tre navate absidate con cripta. Sull'isola si possono vedere i resti delle chiese di Santa Maria del Portico (XII secolo), di San Pietro in Castello e dei Santi Faustino e Giovita. Cremona, la città della musicaCremona è un comune italiano di 71967 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia. Situata nel sud della regione l'area del territorio comunale è di 70,4km2. È la seconda città più popolosa della Bassa lombarda, superata solo da Pavia, e l'undicesima più popolosa dell'intera Lombardia. È nota come la "città delle tre T" , turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone). Adagiata sulle rive del Po, Cremona ebbe sin dall'epoca romana un'importanza rilevante nella storia e nella cultura italiana. Come sempre accadeva nel passato, le città importanti dal punto di vista economico divenivano presto luogo ideale per lo sviluppo delle arti e della cultura; è così che Cremona, ricca di importanti opere artistiche, divenne una vera e propria capitale culturale sia in campo artistico che musicale. È proprio la musica, e in particolare l'arte liutaria, che fa di Cremona una città unica al mondo; famosa per aver dato i natali a Claudio Monteverdi, uno dei padri del melodramma moderno a cui il conservatorio cittadino è intitolato e Amilcare Ponchielli, compositore. La città può vantare il patrimonio più importante al mondo per la liuteria con oltre duecento botteghe di maestri liutai che ne fanno il centro principale al mondo per la costruzione di strumenti ad arco e corde. Famosa per la musica, Cremona offre un'ampia varietà di spettacoli musicali durante tutto l'anno. Tra questi le stagioni concertistica, lirica e di danza del teatro Ponchielli, il Festival di Mezza Estate, teatro, danza e musica, il Festival Monteverdi, il Festival Le Corde dell'Anima, letteratura e musica, Liuteria in Festival, le particolari animazioni musicali della rassegna Giovedì d'Estate e del Natale a Cremona. Cremona è inoltre famosa per aver dato i natali ad Antonio Stradivari il liutaio più talentuoso e famoso al mondo; egli assunse i modelli della famiglia Amati e li evolse per adeguare alle mutate esigenze tecniche e funzionali il suono di strumenti che, uscendo dai saloni patrizi ed entrando nei teatri, erano sempre più chiamati a ruolo solistico. Una potente presenza sonora caratterizza gli strumenti della famiglia Guarneri. I suoi violini raccontano l'eccellenza ineguagliata dei maestri liutai cremonesi nella prima metà del Settecento. MantovaMantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto mantovano) è un comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia e che comprende 63,97 km² di territorio. Mantova è situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un'ansa del Mincio, circondata dall'acqua su tre lati; ciò ha influito sullo sviluppo urbanistico, necessariamente volto verso est, unico lato non sbarrato dall'acqua, dove sorgono i quartieri residenziali e industriali. Il territorio è quasi esclusivamente pianeggiante, infatti solo una ridottissima percentuale di esso è collinare. Essendo formata dalla Pianura Padana è solcata da un discreto numero di corsi d'acqua come il Po, il Mincio e l'Oglio ( suoi affluenti). Inoltre sono presenti dei laghi come il lago Superiore. Grazie a questi fattori, nonostante Mantova sia una città dell'entroterra del Nord Italia e quindi dovrebbe risentire del clima rigido invernale, in tutti i periodi dell'anno, il clima è caratterizzato da una forte umidità causando il frequente fenomeno della nebbia. Le precipitazioni sono moderate mentre non sono numerose le nevicate. Nel periodo estivo, il clima è afoso e umido, con poca ventilazione. Flora e fauna del territorio ruotano inevitabilmente attorno all'imponente presenza a Mantova dei laghi e delle acque che la cingono. Sorprendentemente nei laghi mantovani sono presenti i fiori di loto, originari del Sud Est asiatico. É possibile ammirarne la fioritura in particolar modo nel parco pubblico del Belfiore, sulle sponde del lago Superiore. Il paesaggio emozionante e surreale che la distesa di fiori di loto concorre a creare ha dato vita anche a una leggenda sulla loro nascita in territorio. Si racconta che un giovane viaggiando per l'oriente conobbe una ragazza dagli occhi a mandorla e con la pelle profumata come i petali del fior di loto. Venuta a Mantova, la povera ragazza, nello specchiarsi nel lago, vi cadde, perdendo la vita. Il ragazzo allora gettò dei semi del fiore nel lago in modo che, fiorendo ogni estate, potessero fargli ricordare, con il loro profumo e la loro delicata bellezza, la sua sposa. Oltre al re incontrastato del lago, è facile vedere le specie autoctone come la castagna d'acqua, particolarmente sviluppata sul lago di Mezzo con i suoi frutti commestibili a forma di piramide; le isolette di ranuncolo d'acqua con i loro fiori di colore giallo dorato e le ninfee bianche. Sul margine, assieme alle canne palustri, salici piangenti e cariceti, cresce l'ibisco di palude, un vegetale molto raro, che si trova solo nelle Valli del Mincio, in Toscana, Friuli e Veneto. Gli uccelli trovano nei canneti e nelle acque del territorio palustre il luogo ideale per deporre le uova e trovare cibo. È la fauna aviare quindi quella più rappresentativa della zona anche più limitrofa alla città. L'airone rosso, le gallinelle d'acqua, le folaghe, l'airone cenerino, la cannaiola e il basettino, ma anche specie più comuni come le anatre e i cigni. Ma le dolci acque del lago e delle paludi del Mincio e del Po sono popolate anche da pesce gatto, tinca, carpa, persico, anguilla, luccio e siluro. Per quanto riguarda invece la fauna presente nell'entroterra sono tipici le lepri, i fagiani e le volpi. Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda grazie all'eredità lasciata loro dai Gonzaga è diventata uno dei principali centri del Rinascimento italiano ed europeo ed è inoltre stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Nel 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di Capitale italiana della cultura. Nel 2017 Mantova e la sua provincia fanno parte della Regione Europea della Gastronomia-Lombardia Orientale. Mantova sarà Città europea dello Sport per il 2019. Inoltre, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", la città si è classificata al primo posto fra le migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita. In questa città vi sono numerosi importanti monumenti come la cattedrale di San Pietro, la basilica di Sant'Andrea, la Rotonda di San Lorenzo (una chiesa di Mantova), la Torre dell'Orologio, la chiesa di San Sebastiano, il Palazzo del Podestà e il Seminario Vescovile. VigevanoLa storia Tra i più importanti centri industriali dell'intera Lombardia, Vigevano è nota in tutta Italia per essere stata a lungo uno dei principali centri di produzione di scarpe. Qui vi sorse, nel 1866, il primo calzaturificio a modello industriale, aprendo una stagione che nel secolo successivo avrebbe portato il capoluogo lomellino a produrre decine di milioni di scarpe esportate in tutto il mondo, guadagnandosi l'appellativo di "capitale della scarpa". Ancora oggi il Museo internazionale della calzatura, ospitato nei locali del Castello Sforzesco, conserva le testimonianze di un periodo cruciale della storia industriale italiana. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti dopo il capoluogo e primo per superficie, compreso interamente nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. A livello regionale è la dodicesima città per popolazione, superando numerosi capoluoghi di Provincia; l'area urbana della città raggiunge gli 88.921 abitanti. Ha a lungo goduto di diverse autonomie nel corso della sua storia, già libero comune alleato della seconda Lega Lombarda e capoluogo di Vigevano. È stata inoltre la prima città lombarda ad aver ottenuto in epoca moderna il titolo di città. Vigevano si trova nella Lomellina nord-orientale, sulla sponda destra del fiume Ticino, che lo separa dalla provincia di Milano. Dista circa 38 km da Pavia, 36 km dal centro di Milano, 27 km da Novara, 14 km da Mortara, 12 km da Abbiategrasso. Il paesaggio, trovandosi Vigevano all'interno della Pianura Padana, è pianeggiante. Il clima è temperato subcontinentale, con inverni umidi e molto freddi (media 3 °C), ed estati assai calde e umide (media 22 °C). Le precipitazioni raggiungono il picco massimo nel mese di ottobre (122 mm) e il picco minimo nel mese di luglio (58 mm), totalizzando un dato annuo di 1003 mm. |