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MaschereClasseSecondaA

 

MaschereClasseSecondaB

Carnevale in Maschera

 

DALL'APE ALLA ZUCCA


I bambini raccontano:


Abbiamo letto in classe il libro di filastrocche di Maria Vago "Dall'Ape alla Zucca" e abbiamo realizzato queste maschere, ispirati dai soggetti del libro.
Abbiamo utilizzato carta, pennarelli, cartoncino, forbici, colla, nastri colorati, rafia, lana, bottoni, carta velina e tulle, un bastoncino di legno come supporto e ... TANTA FANTASIA E CREATIVITA'.

Mirandola - Terremoto in Emilia

 

Il sisma determina distruzioni e lutti. Il giorno successivo al terremoto, durante le ore disciplinari di geografia, affronto l’argomento con i miei alunni di classe 4^ elementare prima e di 2^ poi. Modalità diverse di approccio, però comunicazioni necessarie. Siamo prima di tutto Educatori. L’essere Cittadini Italiani significa anche saper essere collaborativi e solidali verso coloro che necessitano di aiuto. Gli alunni ascoltano ed intervengono; si discute sull’accaduto. scuola mirandola
scuola mirandola Propongo loro di documentarsi: alcuni ascoltano già il telegiornale; altri raccoglieranno articoli dai vari quotidiani, tutti parleranno con i loro genitori. Nella lezione successiva visioniamo il materiale raccolto, cerchiamo di capire il fenomeno “terremoto” considerando informazioni di geologia e schemi di testi diversi; si prende conoscenza dei problemi presenti in quei territori e di quelli futuri. Tra le informazioni risultano anche diverse scuole ammalorate e inagibili. Per concludere pongo la medesima domanda agli alunni delle diverse classi: “… cosa possiamo fare? ...” Raccolgo la medesima risposta “... scriviamo ai nostri compagni...”
Mi consulto con la mia collega, che conosce quei luoghi, in merito alla cittadina con cui instaurare un possibile rapporto epistolare e la scelta cade su Mirandola.

Legami calligrafici

logo mostra

A questo punto raccolgo le lettere scritte dai nostri alunni di 4^ e di 2^ e le invio, tutte nel medesimo plico indirizzato a “ una classe di scuola primaria di Mirandola”. Spedisco il plico all’inizio di giugno, prima della fine della scuola. La risposta giunge ai primi di novembre. Una grande busta piena di numerose lettere di compagni Mirandolesi, contiene anche quella della nostra collega Bertellini che ci spiega come sino a poco prima le lezioni erano tenute in grandi tende, perché la loro sede “storica” era crollata in parte e inagibile.

lettere in mostra E ci parla della gioia dei suoi alunni nel leggere le lettere dei loro compagni che con semplici parole sono riusciti ad essere accanto a loro.

Distribuisco le lettere pervenute, le leggo con gli alunni non senza commozione di fronte a frasi quali "... sai facevamo lezione in una grande tenda dove non avevamo banchi, solo sedie dove appoggiavamo il quaderno con le ginocchia a terra ...” oppure “ ... ancor oggi se sento un rumore improvviso e cupo ci precipitiamo sotto ai banchi terrorizzati, anche se poi scopriamo che era solo il motore dell’escavatore del comune ...” .

 

 

Ancora una volta non chiedo nulla ai nostri alunni. Verso la fine di novembre, spontaneamente, ricevo le lettere di risposta e molti piccoli doni da inviare ai nuovi Amici di Mirandola, per Natale. E a questo punto ho chiesto aiuto al Sindaco: non si trattava più di spedire una “letterona”, ma un pacco vero e proprio. Così è continuato questo scambio di “penna” tra le nostre scuole.

 

arrivo a Cucciago in corte castello

 

A giugno, prima della fine dell’anno scolastico, ci siamo recati a Mirandola in pullman (alunni e genitori) dove si sono finalmente conosciuti di persona. Un’accoglienza calorosa e umanamente così ricca da lasciare tutti noi stupiti e con il cuore “pieno” di affetto.

E quindi in ottobre i nostri Amici ci hanno ricambiato la visita, sono stati accolti con affetto e premurosa attenzione dai genitori dei nostri alunni e da Lucia, la mia collega; dove la commissione Biblioteca ha allestito una mostra con le lettere, i disegni, le foto, i giornali … Di questi alunni, nostri e loro ... Amici. Dove il Sindaco e l’Amministrazione comunale ha consacrato al momento fraterno anche l’ufficialità dovuta.

 

mostra in biblioteca mostra in biblioteca

 

E questo continua. Ora la strada è aperta e continuerà con i nostri alunni ... protagonisti, già è un rapporto cartaceo o di posta elettronica. In occasione di questo natale l’azione della nostra scuola è stata indirizzata a “ricostruire” la Biblioteca della scuola Primaria completamente distrutta dal crollo dell’edificio. Invitando i nostri alunni del plesso a “Donare un libro ai compagni di Mirandola” ognuno ha offerto uno o più libri, nuovi o usati (in buone condizioni naturalmente!) ... ben 244!!! Tutti hanno aderito e i testi sono già giunti alla scuola Mirandolese. Il bello di tutto ciò è il messaggio della maestra Bertellini che ci ringrazia calorosamente tutti, alunni e insegnanti per quanto fatto e si conclude con " ... un esempio di solidarietà che passa di mano in mano, come testimone, così come noi abbiamo raccolto quanto era possibile da inviare alla popolazione Sarda, colpita anch’essa da una grande calamità ...”

 

Maestro Ottaviano

 

mostra in biblioteca lettere esposte

Progetto "Opera Domani"

LA NOSTRA ESPERIENZA CON “AIDA”


Da diversi anni la nostra scuola aderisce al progetto "Opera Domani" in collaborazione con As.Li.Co.
Quest'anno le classi coinvolte, le terze e le quinte, si sono cimentate con l'"Aida" di Giuseppe Verdi, nell'ambito delle celebrazioni relative al bicentenario dalla nascita del compositore.

 

Il racconto dei bambini:


Nel mese di dicembre abbiamo inventato la”nostra Aida”, che aveva un lieto fine: Aida e Radames raggiungevano l’Etiopia e si sposavano.

Da gennaio eccoci al lavoro per conoscere l’Aida del librettista Antonio Ghislanzoni e del musicista Giuseppe Verdi.
Aida, figlia del re d’Etiopia Amonasro, vive a Menfi ed è la schiava di Amneris, figlia del faraone. Si è innamorata del guerriero Radames ed è ricambiata. Anche Amneris è innamorata di Radames ed intuisce che Aida è la sua pericolosa rivale. Radames viene designato a guidare le truppe egizie contro gli Etiopi. Il cuore di Aida è diviso fra l’amore per il padre e la patria e per Radames. Le truppe egizie ritornano vittoriose, accolte dalle marcia trionfale, che noi bambini abbiamo accompagnato col ritmo dei piedi. Il re d’Egitto libera tutti i prigionieri, tranne Aida e suo padre, che su consiglio del capo dei sacerdoti Ramfis vengono tenuti in ostaggio.
In seguito Radames tradisce involontariamente la sua patria rivelando all’amata il sentiero che le truppe egizie seguiranno per sopraffare le milizie etiopi, così si consegna prigioniero al sommo sacerdote per ricevere la punizione. Condannato a morte per alto tradimento, Radames viene sepolto nella trincea, ma Aida lo raggiunge di nascosto per stare con lui per sempre, accettando di condividere lo stesso destino.

Eccoci all'opera!

 

In classe abbiamo drammatizzato tutte le scene ed ogni bambino ha interpretato un personaggio, travestendosi.

 

 Discolpati!Discolpati!        AmnerisOsservaIDueCondannati

 

Abbiamo preparato un fior di loto, un ramo di palma ed un vessillo da portare a teatro e da sventolare in alcuni momenti dell’opera.

ClasseQuintaALibretto         ClassiQuinteFiorDiLoto

 

ClasseQuintaAPalma         ClasseQuintaBVessillo

 

C'è stato anche l'incontro a scuola con una cantante lirica!

 

 ConLaCantanteLirica         ConLaCantanteLirica1


Finalmente è arrivato il giorno dello spettacolo: il 26 febbraio al Teatro Sociale.

 

ClasseTerzaA    ClasseTerzaB

 

ClasseTerzaC

 

 


Sul palcoscenico abbiamo visto all' "opera" tutti i personaggi e abbiamo cantato con loro, guidati dal direttore d'orchestra, travestiti da egizi, col trucco agli occhi ed il copricapo sulla testa.

Qualcuno di noi è ritornato a vedere lo spettacolo il 1 marzo con la propria famiglia.

W L’OPERA LIRICA!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Protagonisti a teatro

Da diversi anni la nostra scuola aderisce al progetto "Opera Domani" in collaborazione con As.Li.Co. Quest'anno le classi coinvolte, le terze e le quinte, si sono cimentate con l'"Aida" di Giuseppe Verdi, nell'ambito delle celebrazioni relative al bicentenario dalla nascita del compositore.
Il 26 febbraio al Teatro Sociale abbiamo visto all' "opera" tutti i personaggi e abbiamo cantato con loro, guidati dal direttore d'orchestra, travestiti da egizi, col trucco agli occhi ed il copricapo sulla testa. Qualcuno di noi è ritornato a vedere lo spettacolo il 1 marzo con la propria famiglia.