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Gli alunni delle classi prime stanno realizzando le Pigotte. |
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La Pigotta è una bambola di pezza, una bambola speciale che può salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo. Le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra; oggi sono le bambole dell’UNICEF, uniche ed irripetibili. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività dagli alunni della scuola.
Com’è nata la Pigotta
La Pigotta è diventata bambola ufficiale dell’UNICEF Italia nel 1999. Ma la prima Pigotta è stata realizzata da Jo Garceau del Comitato Provinciale UNICEF di Milano già nell’88. La sua storia è ricca di iniziative e successi importanti che hanno contribuito ad aiutare, ad oggi, 800.000 bambini nel mondo.
La Pigotta una figlia speciale
Quando ho pensato di realizzare le Pigotte non mi aspettavo che quest’idea avrebbe fatto tanta strada. Eppure negli anni questa "figlia" mi ha dato tante soddisfazioni e non mi ha mai delusa. Di anno in anno ha, infatti, saputo conquistare un numero sempre maggiore di persone, che hanno dimostrato la loro solidarietà confezionando le Pigotte oppure adottandole, permettendo così all’UNICEF di salvare le vite di milioni di bambini nel mondo.
Di origine americana, milanese di adozione, ricordando la mia infanzia mi sono tornate in mente le bambole di pezza ("Rag Dolls") che mia nonna confezionava per me e le mie sorelle per Natale. Ho pensato che sarebbe stato bello ricreare quello spirito di compartecipazione, di amore e di gioia che coinvolge diverse generazioni: nonni, figli e nipoti. A questi elementi ho aggiunto il valore della solidarietà creando bambole di pezza che potevano essere adottate. E così sono nate le "Pigotte", che in dialetto lombardo vuol dire bambole di pezza, appunto. Oggi questa iniziativa coinvolge a livello nazionale scuole, centri per anziani, circoli e tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo di solidarietà.
Chi realizza e/o adotta una Pigotta di fatto aiuta un bambino in attesa di un aiuto che può salvargli la vita.
Jo Garceau
Comitato Provinciale UNICEF di Milano
Nell'anno scolastico 2009/2010 gli alunni della secondaria di Grandate hanno partecipato ad un concorso indetto per assegnare un nome alla scuola.
Ogni classe ha elaborato una proposta e, nel mese di maggio, un'apposita commissione ha esaminato i lavori pervenuti e ha scelto il nome di Carluccio Luigi.
Elaborato presentato dalla classe vincitrice:
Il 24 settembre 2011, nel cortile della scuola secondaria, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione.
Riportiamo il discorso pronunciato in quell'occasione da Alessandro Carluccio, figlio del brigadiere ucciso a Como nel 1981:
Testo dell'intervento degli alunni durante la cerimonia di intitolazione:
Grandate, 24 settembre 2011
Eravamo in prima quando ci è stato proposto il concorso "Intitolazione scuola" e non è stato facile per noi scegliere un nome.
Ogni alunno aveva presentato il suo candidato e in classe abbiamo ascoltato una ventina di biografie di uomini e donne che hanno saputo essere grandi.
Tra tanti nomi abbiamo scelto "Carluccio Luigi" e oggi è difficile tradurre in parole i motivi della scelta perché sono legati anche ad emozioni profonde.
Luigi Carluccio è stato un uomo coraggioso e ha perso la sua giovane vita qui da noi, a Como, e qui per noi, lontano dalla sua famiglia.
Noi tutti siamo infinitamente riconoscenti a questo grande italiano, ma non è solo per questo che abbiamo scelto lui.
Ci è sembrato speciale e unico perché l'abbiamo sentito vicino a noi: semplice e vero. Era un giovane padre che lavorava con serietà e competenza per mantenere la sua famiglia.
Per ogni bambino il papà è chi lotta contro il male e lo vince. Quando si è piccoli, i grandi sembrano imbattibili e immortali, poi si impara che non è così.
Carluccio Luigi ci ha insegnato che si deve lottare per il bene anche quando costa caro, anche se non ci sono certezze, e per noi che eravamo in prima non è stata una lezione facile, ma è una di quelle lezioni che restano nel cuore perché fanno crescere davvero.
Oggi siamo felici di poter ringraziare di persona la moglie e il figlio di Luigi: li abbiamo aspettati a lungo.
E ci auguriamo che la nostra scuola sia sempre speciale e unica come il nome che da oggi porta.
Gli alunni della ex Prima B 2009/2010
Scuola Secondaria di Grandate
SCUOLA SECONDARIA DI GRANDATE
PROGETTO AQUA VIVENS 2013/2014
Associazione DEMOS circolo culturale "Guido Monzino" ACSM AGAM e COMODEPUR di Como
Tema: ACQUA, ELEMENTO VITALE E TRASCENDENTE: SACRALITA', MITO E MAGIA
Le classi seconda A, seconda B, seconda C hanno presentato l'elaborato:
FORMULA MAGICA H2O
Presentazione realizzata con la piattaforma prezi, inserendo i file prodotti dalle tre classi seconde, dopo ricerche sulle caratteristiche dell'acqua
Alcuni alunni, in rappresentanza delle tre classi, hanno partecipato alla cerimonia di premiazione che si è svolta nella biblioteca comunale di Como il 31 maggio 2014.
L'elaborato degli alunni è stato classificato al terzo posto.
La scuola ha ricevuto in premio un buono acquisto (da destinare a materiale didattico) da 2500 euro.
Premiazione a Como, 31 maggio 2014
SCUOLA SECONDARIA DI GRANDATE
PROGETTO AQUA VIVENS 2012/2013
Associazione DEMOS circolo culturale "Guido Monzino" ACSM AGAM e COMODEPUR di Como
Tema: L'ACQUA, DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL FUTURO
La classe seconda B ha presentato due elaborati
L'ACQUA IN LOMBARDIA DAL 1913 AL 2013
UN SECOLO D'ACQUA
Gli alunni hanno partecipato alla cerimonia di premiazione che si è svolta
nella biblioteca comunale di Como il 31 maggio 2013.
La scuola ha ricevuto il premio DEMOS "fuori giuria": un computer mini tower + monitor.